Palazzo Milo-Pappalardo, è un palazzo che si trova al centro di Trapani, in Sicilia.
In via Garibaldi , Sec. XVII.
Notizie Storiche:
Alla fine del XIV secolo Giacomo II d’Aragona decide di operare un ingrandimento della città espandendola verso Ovest ed in misura minore verso Nord. L’allargamento ad Ovest venne attuato mediante la bonifica di quella zona di scogli e isolette, creando il nuovo quartiere poi detto “Palazzo” con al centro la Tua Grande ( corso Vittorio Emanuele). L’altra zona di espansione verso Nord ebbe come spina portante l’arteria della “Rua Nova” ( Via Garibaldi) dalla quale il quartiere prese il nome.
Palazzo Milo, conosciuto anche Palazzo Pappalardo vendere realizzato verso la fine del XVII secolo sulla Rua Nova, luogo di incontro e rappresentazione della classe egemone del’600. Probabilmente , in origine era un convento e costituiva unico complesso con l’attigua chiesa di S. Alberto.
Palazzo Milo tipologicamente rientra tra gli imponenti palazzi di città del Settecento in Sicilia , simbolo della agiatezza delle famiglie aristocratiche e dell’alta borghesia.
Il palazzo racchiudeva nel suo interno un universo sociale gerarchicamente distribuito anche nell’uso degli ambienti, rigidamente divisi in spazi privati e pubblici attraverso i quali la famiglia si rapportava con il mondo esterno. La distribuzione al piano nobile era costituita da un succedersi di vani, tutti direttamente comunicanti.
Nel piano nobile le stanze venivano decorate ed arredate con molta cura: ad ogni ambiente si dava una propria funzione e tale caratterizzazione era affidata a variazioni cromatiche dei singoli ambienti o a differenti raffigurazioni pittoriche sui soffitti.
Il palazzo ha una facciata a doppio ordine: bugnato liscio nella parte basamentale con portale settecentesco, primo piano con una liscia superficie intonacata sulla quale si aprono ampie finestrature con balconi ed inferiate inferiate in ghisa, mentre il balcone centrale è decorato con festoni ed è sormontato da un timpano spezzato con volute, intramezzato dallo stemma di famiglia, raffigurante le saline e un braccio con bastone, simbolo della lavorazione e quindi della produzione del sale.
Apparato decorativo:
I soffitti sono decorati quasi interamente con pitture realizzate tra il 1890 e i primi del ‘900. Poiché la committenza proveniva da una borghesia alta, le decorazioni, secondo la moda del tempo, miravano con contenuti emotivi diversi a raccontare o esaltare qualità o storie vissute dal proprietario. L’apparato figurativo di palazzo Milo accosta motivi floreali, figure a grottesche, gusto per le cineserie, divinità mitologiche. L’inserimento del “ventaglio dipinto“ in in alcuna stanza riprende la moda scaturita dalla “mostra del ventaglio patriottico“ organizzata a favore dei soldati a fronte a Palermo.
Allo stato attuale degli studi non esiste alcuna documentazione certa sull’autore o gli autori delle decorazioni, ma sulla base di raffronti ed analisi stilistica, si può rilevare la presenza di un èquipe di artisti non soltanto locali, che ha partecipato alla elegante definizione dei saloni. La partecipazione di Giuseppe Saporito, pittore trapanese si può trovare nei paesaggi raffigurati del “marina“, che sono stati inseriti come riquadri nella volta, non è da escludere per esempio la presenza di alcuni decoratori fiorentini.
L’apparato decorativo originario rimase soltanto in sei stanze: nella stanza decorata alla “cinese“ che era un ex salotto, canne di bambù si quadrano scene e figure orientali dei toni accesi. Emerge il gusto per le cineserie attinto dai resoconti di viaggi e del fascino dell’oriente.
La stanza decorata a ”grottesche” ,ex salotto, ha una complessa partizione degli spazi dove si trovano inserite , entro teatrini, figure di donne con arpa e pennello.
La stanza della musica o salone da ballo, così denominato per il teatrino della musica in legno scolpito e finemente dipinto a tempera, ha un’impronta fortemente neoclassicheggiante. Nel lunette semicircolari monocrome si vedono le divinità della danza, del canto e del suono e al centro le muse danzanti.
La stanza di Apollo , un ex studio, si distingue per la figura di Apollo sul cocchio aureo e per la raffinata eleganza della balaustra circolare trattata come un merletto.
L’originalità e complessità delle tematiche caratterizzano le ultime due sale dove si contrappongono donne gitane tra scudi e lance e donne alate che reggono un bambino . (ex sala da pranzo ex camera da letto).
Alcune foto fatte da me del Palazzo Milo
Nonostante io sia trapanese non sapevo l’esistenza di questo bellissimo palazzo. Grazie ad un evento svolto a Trapani , “le vie dei tesori” ho scoperto nuovi posti.
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Grazie a tutti , ci vediamo alla prossima scoperta.