Alla scoperta della Sicilia : Valle dei templi

La Valle dei Templi è un parco archeologico della Sicilia caratterizzato dall’eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all’antica Akragas( Akragas  era un’antica città greca situata sulla costa meridionale dell’isola di Sicilia, nell’attuale territorio di Agrigento.) , monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Dal 2000 è parco archeologico regionale.

È considerata un’ambita meta turistica , oltre ad essere il simbolo della città e uno dei principali di tutta l’isola. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è il sito archeologico più grande del mondo

La Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben undici templi in ordine dorico, tre santuari, una grande concentrazione di necropoli (Montelusa; Mosè; Pezzino; necropoli romana e tomba di Terone; paleocristiana; Acrosoli);

  • Tempio di Hera Lacinia, o tempio di Giunone, fu costruito nel V secolo a.C. e incendiato nel 406 dai Cartaginesi. Era il tempio in cui di solito si celebravano le nozze.

Il tempio, la cui attribuzione a Giunone è dovuta ad una erronea interpretazione di un brano di un autore latino , è costruito in calcarenite locale e sorge in posizione dominante presso l’estremità orientale della collina dei Templi.

L’edificio, di stile dorico (450-440 a.C), poggia su un basamento di quattro gradini e present sei colonne sui lati brevi e tredici sui lati lunghi. L’interno era suddiviso in tre vani: quello centrale era preceduto da un atrio di ingresso e seguito da un vano posteriore , questi ultimi avevano due colonne antistanti; ai lati della porta centrale si trovavano le scale di accesso al tetto.

Numerosi restauri sono stati eseguiti a partire dalla fine del XVIII secolo.

pianta del tempio

«Il censore Quinto Fulvio Flacco spogliò
il tempio di Giunone Lacinia dal tetto in marmo.»

(Tito Livio, Ab urbe condita, I, 11, 7-8)

  • Tempio della Concordia, il cui nome deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze dello stesso tempio, costruito anch’esso nel V secolo a.C.. Attualmente è con ogni probabilità quello meglio conservato, grazie anche alla circostanza che fu trasformato in tempio cristiano nel VI secolo d.C.

 Tempio della Concordia è un esastilo periptero ed è in stile Dorico costruito nel 430 a.C.
A causa dell’ irregolarità del terreno si costruisce un basamento 
dove sorge il crepidoma di quattro gradoni, segue lo Stilobate con sei colonne sul lato corto e tredici sul lato lungo contando gli angoli,ogni colonna possiede venti scanalature, sopra le colonne vi sono i capitelli con due elementi quali l’echino e l’abaco. La Trabeazione è costituita da due elementi, ossia dall’ Architrave e dal Fregio  con la Metopa e il Triglifo. Infine abbiamo il Frontone con il Timpano, il frontone triangolare viene ornato con delle Acrotèri, nei lati lungi del Tempio vengono sistemate delle grondaie a testa di leone.
Il Tempio viene costruito con tre vani: il Pronao, Naos o Cella,e l’Opistodomo, e le tegole del tetto sono di marmo.
Alla fine della costruzione, il Tempio viene valorizzato con i colori. Si usavano lo stucco bianco dal crepidoma fino alle colonne, dai capitelli al tetto colori più forti come il Rosso e il Blu. 
La trasformazione del Tempio in una basilica cristiana  avvenne intorno il 590-597 d.C. fino al 1790 circa.

  • Tempio di Eracle, o tempio di Ercole, il cui culto era molto importante nell’antica Akragas. Si tratta di una delle costruzioni più antiche. Distrutto da un terremoto, oggi restano in piedi otto colonne.

Il Tempio s data alla fine del VI secolo a.C. ed è il più antico tra i templi agrigentini e viene attribuito ad Ercole sulla base di un passo di Verrine di Cicerone.

Il Tempio è un periptero di 6 x 15 colonne poggiate su uno stilobate,* sostenuto da un basamento di tre gradini. Lo spazio interno era suddiviso in tre ambienti : la cella centrale, che doveva contenere la statua della divinità, proceduta da un pronao* e seguita da un osistodomo*, entrambi con due colonne tre ante.

Ai lati dell’ingresso della cella si trovano le scale di adesso al tetto il quale era decorato da teste leonine che servivano anche come gocciolatoio per l’acqua piovana.

Il tempio fu distrutto da un terremoto.

(Pronao*:Nei templi antichi, lo spazio compreso tra la cella del tempio e le colonne antistanti e, in alcuni particolari edifici di culto, come i mitrei, la stanza che precede il santuario; nei templi greci ha in genere profondità uguale o poco maggiore all’ampiezza di un intercolumnio, in quelli romani è assai vasto e talvolta quadrato)

(osistodomola parte posteriore di un edificio in generale, e del tempio in particolare.)

(STILOBATE : nell’architettura greca questo vocabolo designa solamente i blocchi di pietra, a forma di lastre, posti immediatamente sotto le colonne, in stretto accordo con la sua etimologia. Ma comunemente il termine si è esteso impropriamente a tutta la gradinata dei templi)

  • Tempio di Zeus Olimpio, edificato dopo la vittoria di Himera sui Cartaginesi (480-479) per onorare Zeus. Era il tempio più grande di tutto l’occidente antico e unico nell’architettura del suo genere. Era caratterizzato dalla presenza dei telamoni, immense sculture alte sette metri e mezzo, raffigurazioni di Atlante che sorregge la volta celeste. Una copia di queste si trova nel sito, mentre l’unico originale, il Telamone dell’Olympeion, insieme ai resti di altri tre, si trova al museo archeologico di Agrigento.

Tempio dei Dioscuri

  • Tempio dei Dioscuri o tempio di Castore e Polluce. In realtà il tempio sorge all’interno del santuario delle divinità ctonie ed è quindi probabile che sia stato edificato in onore delle divinità della terra (Demetra, Persefone, Dioniso) e non dei Dioscuri.

Il Tempio di Castore e Polluce risale intorno al 480- 460 a.C.Esso è in stile Dorico, è un esastilo periptero. 
Nel 1836 furono rialzate le prime tre colonne, la quarta  colonna fu alzata nel 1852 dagli Archeologi  Villareale e Cavallari. 
Il famoso angolo del Tempio è divenuto il Simbolo di Agrigento.

  • Tempio di Efesto o tempio di Vulcano.
  • Tempio di Atena. Costruito lontano dalla valle vera e propria. Si trova nel centro storico della città di Agrigento. Sulla base del tempio sorge oggi la chiesa medievale di Santa Maria dei Greci.
  • Tempio di Demetra e santuario rupestre di Demetra. Il tempio sorge nella parte orientale della città, sul fianco del pendio con cui si conclude la Rupe Atenea nella valle del fiume Akragas. Dal terrazzo del tempio di Demetra, attraverso una scalinata incavata nella roccia, si giunge al sottostante santuario completamente scavato all’interno della collina.

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