Oggi , 15 aprile 2022 – Venerdì Santo , voglio parlavi dei “Misteri di Trapani”.
Ci troviamo nella Sicilia occidentale, Trapani ( la mia città, la mia casa).
I ‘Misteri’ cosa sono?
Sono opere scultoree realizzate in tela, legno e colla poggiate su una base in legno vengono addobbate per l’occasione con composizioni floreali e oggetti in argento. Dal pomeriggio del Venerdì Santo a quello del sabato Santo.
Sono venti raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo: diciotto gruppi e i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata.
- La Separazione (‘A Spartenza) :Il Sacro gruppo della Separazione o Licenza o Partenza viene conosciuto a Trapani come ”A’ Spartenza“, a cura del ceto degli Orefici.
- La Lavanda dei piedi : L’opera scultorea, venne gravemente danneggiata dalle bombe della seconda guerra mondiale restaurata nel 1946. Il gruppo della “Lavanda”, venne affidato ai pescatori che già ne usufruivano in base ad antiche consuetudini
- Gesù nell’orto dei Getsemani :
- L’arresto : Sino alla metà del secolo scorso il gruppo dell’Arresto era affidato
al ceto dei Meccanici. Oggi è la categoria dei metallurgici ad occuparsi del
“mistere”, mantenendo costante l’impegno e la cura. - Caduta al Cedron:Il Ceto fu assegnato in epoche antiche ai naviganti
mercantili. La processione, del ceto dei naviganti, non si avvale di particolari costumi. A sfilare sono due file di giovani, generalmente studenti dell’Istituto Nautico di Trapani, che indossano la divisa della marina mercantile e sorreggono con una mano una candela e con l’altra una lunga cima. - Gesù dinanzi ad Hanna:Il gruppo, inizialmente, venne affidato agli “acconciatori” che, successivamente, concessero al ceto dei fruttivendoli (frutta e fiori).
- La Negazione: Affidato al ceto dei barbieri e parrucchieri.
- Gesù dinanzi ad Erode:La gestione del gruppo fu affidata ai pescivendoli
- La Flagellazione:L’opera fu affidata alla categoria dei muratori e scalpellini.
- L’incoronazione di spine: L’opera fu affidata ai fornai e mugnai.
- Ecce Homo!: L’opera fu affidata ai calzolai e ai commercianti di scarpe.
- La Sentenza : Il “mistere” fu affidato ai macellai.
- L’Ascesa al Calvario: È il “mistere” più venerato dai Trapanesi ed uno dei più
grandi e ricchi di ornamenti in argento ed ex-voto. - La Spogliazione: Il gruppo poggia sulla “vara” originale in stile barocco. Nel
1990 il gruppo è stato arricchito da una moderna croce d’argento posta alle
spalle dei personaggi. - La sollevazione della Croce: La nuova “Sollevazione” fu accettata dai
trapanesi e poté far parte definitivamente della Sacra rappresentazione del
venerdì santo trapanese. - Ferita al costato: Fu affidato al ceto dei pittori e imbianchini.
- La Deposizione: Il “mistere” è affidato alla categoria dei sarti e tappezzieri.
- Il Trasporto al sepolcro: Una peculiarità è data dalla particolare abilità dei
suoi portatori nel condurre sulle spalle il gruppo, una caratteristica che il
trapanese definisce: “annacata sussultoria”. - Il Sepolcro: Fu intorno alla seconda metà dell’800 che, a causa delle ingenti
spese necessarie, la Confraternita cedette alla categoria dei pastai il compito di
organizzare la processione. - L’Addolorata: “A Maronna Addulurata”, la sua realizzazione è datata intorno
ai primi del 1700.
La processione dei Misteri si svolge
ininterrottamente per quasi 24 ore. Alle 14.00 in punto del Venerdì Santo i ‘Sacri Gruppi’ escono dalla chiesa barocca del Purgatorio, portati in spalla dai caratteristici ‘Massari’ o da giovani volontari, accompagnati dal classico suono delle marce funebri intonate dalle bande musicali, per poi snodarsi lungo un percorso che tocca le principali vie della città, per quasi 24 ore e senza interruzioni. Durante la notte i Misteri percorrono le vie più caratteristiche e belle del centro storico.

Un misto di religiosità, tradizione e un pizzico di folclore invadono la città.
“[…] Il valore della processione è tutta nell’arte antropologica…” processionemisteritp.it – Salvatore Costanza


I Misteri nell’Arte:
La tecnica di realizzazione, iniziata da Giovanni Antonio Matera (è stato uno sculture siciliano) , delle statue consiste nello scolpire nel legno i volti, le mani ed i piedi, così come di legno è lo scheletro. Internamente sostenuti da ossature in sughero, sui quali si modellavano gli abiti grazie al fatto che la stoffa, precedentemente immersa in una mistura di colla e gesso, permetteva una maggiore naturalezza degli abiti e maggiore plasticità espressiva, secondo una tecnica tipicamente trapanese, detta ‘carchèt’.
Le statue sono fissate ad una base lignea detta ‘vara’, con un procedimento particolare, al fine di consentire una certa oscillazione durante il trasporto, tale da esprimere una scenica rappresentatività al gruppo. Alcune di queste ‘vare’ sono state stupendamente intagliate dagli artigiani trapanesi con le raffigurazioni di putti, simboli del ceto di appartenenza o vedute di Trapani.
La ‘vara’ appoggia su ‘cavalletti’ di legno e questi ultimi sostituirono le forcelle. Infatti nei primi anni della processione, quando i gruppi dovevano effettuare delle soste, appoggiavano proprio sulle forcelle che sostenevano l’intero peso.
Tuttavia, questa soluzione presentava molte difficoltà ed erano frequenti rovinose cadute dell’intero gruppo. Si pensò pertanto di sostituirle con i ‘cavalletti’ che, se hanno aumentato il peso dell’intero gruppo, hanno tuttavia permesso una maggiore sicurezza nel trasporto.
Dal 1950 si iniziò a coprire i cavalletti con un sontuoso mantello nero (‘a manta), sul quale è impresso il nome del ceto di appartenenza.
Durante gli anni ci sono stati vari restauri, molti dei gruppi, a causa dei danni patiti a seguito delle accidentali cadute dei portatori (specialmente nel periodo precedente all’istituzione dei cavalletti) o per i danni conseguenti ai bombardamenti alleati nella seconda guerra mondiale, hanno subito modifiche o diversi interventi di restauro e, in alcuni casi, una totale ricostruzione. Negli ultimi tempi si è provveduto ad una pulitura delle superfici dei gruppi.
Contesto Storico
E’ certo che fino al 1594 non esisteva a Trapani alcuna cerimonia per il Venerdì Santo.
Dal 1600 ad oggi, con poche interruzioni, ogni Venerdì Santo si rinnova l’evento della ‘Processione dei Misteri’. Inizialmente i ‘Gruppi Sacri’ erano soltanto sei, oggi, come già ricordato, se ne possono ammirare diciotto. Ogni singolo ‘Mistere’, espressione del raffinato artigianato trapanese, rappresenta una scena della passione di Cristo. Il più antico tra questi è l’Ascesa al Calvario.
Per chi ha avuto modo di vivere l’esperienza dei ‘Misteri’ di Trapani o per i trapanesi è impossibile immaginare la città senza la Processione che si ripete da Quattrocento anni.
Ma cosa significa esattamente la parola ‘Misteri’?
Significa prevalentemente mistero religioso, ma anche, seppur in un accezione piùdesueta, ‘mestiere, categoria sociale, ceto’.
Il rito è giunto fino ai nostri giorni risale all’inizio del Seicento. La tradizione deriverebbe, per alcuni, dalla Spagna da dove fu importata nel XVI secolo.
Il nome originario sarebbe stato ‘Las Casazas’ che cambiò alla fine della dominazione spagnola in Sicilia.
La data di costruzione dei gruppi non è certa, quello che si conosce è invece la data del più antico atto di concessione: è il 20 aprile 1612.
I sacri gruppi caratterizzano episodi unici nel panorama pasquale. Gli artisti trapanesi, nel realizzare i Gruppi, aggiunsero una loro personale interpretazione dei vari episodi.
A partire dalla metà del’ 800 i cantori furono sostituiti dalle bande musicali e le maestranze non portarono più in spalla il ‘Mistere’ ma tale compito fu affidato ai ‘massari’ dietro compenso.
Dopo gli eventi della seconda guerra mondiale i ‘Misteri’ trovano una sede stabile nella Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio e negli anni Cinquanta la fase organizzativa della processione venne affidata all’Ente Provinciale per il Turismo. Ogni Gruppo di cui si compone la Processione dei ‘Misteri’ ha una sua organizzazione sancita a suo tempo da atti notarili.
Ognuno dei diciotto gruppi scultorei più l’urna con Cristo nel sepolcro e la Madonna Addolorata sono affidati a uno o più ceti cittadini che, nel corso dei secoli, anche in ragione dei mutati rapporti di forza a livello sociale, si sono dati il cambio.
Nota:
fonte (Wikipedia- Beppino Tartaro – processionemisteri.it)
fonte immagini: (Melo Minella- Trapani- I Misteri ) – (Martin Lieberman) -(Letizia Battaglia)


