COLLOCAZIONE SPAZIO TEMPORALE : Piazza Vittorio Veneto 1880-1885

Facciata principale Palazzo d’Alì , Trapani
NOTIZIE STORICHE
Il palazzo fu edificato su incarico del Senatore del Regno Giuseppe d’Alì e il progetto venne redatto dall’ingegnere torinese Talotti. I lavori di costruzione dell’imponente edificio furono iniziati nel 1880 e vennero interrotti nel 1883 per circa un anno a causa della morte prematura del figlio primogenito Giovan Maria, deceduto nel terremoto di Casamicciola (fraz. di Ischia).
Il prospetto esterno fu ultimato nel 1884, mentre gli interni vennero finiti nel 1885; la famiglia si trasferì nel palazzo nel 1886. Discende da ciò che la targa posta avanti al palazzo, che riporta come data di costruzione l’anno 1904, è palesemente inesatta. Il palazzo era abitato dal senatore Giuseppe d’Alì e da sua moglie Rosalia Chiaramonte Bordonaro e dai loro figli maschi Antonio, Adolfo, Gabriele e Decio con le rispettive famiglie.
- All’interno del cortile vi erano l’appartamento del portiere e alcuni magazzini adibiti a deposito.
- Il primo piano era abitato per la quasi totalità da Antonio d’Alì e dalla sua famiglia;
- Il secondo piano, piano nobile, era abitato esclusivamente dal senatore Giuseppe e dalla moglie Rosalia e dalla numerosa servitù;
- il piano nobile comprendeva il vestibolo d’ingresso e quattro saloni prospicienti la piazza Vittorio Veneto e precisamente quelli che oggi sono la sala della giunta, la sala personale del Sindaco, la successiva sala che funge da anticamera e il salotto azzurro – oro (che riproduce i colori dell’armagentilizia di famiglia) che è rimasto invariato.
- L’ex aula consiliare, invece, era adibita a salone da ballo e della musica. Accanto al suddetto salone vi era una grande cappella privata ove quotidianamente veniva celebrata la messa; detta cappella era abbellita da una grande collezione di paramenti sacri, tra cui una grande acquasantiera d’argento adoperata per battezzare i neonati della famiglia.
- Nella parte nord ovest e nord est del palazzo esistevano le camere da letto padronali, i bagni e le stanze dei maggiordomi e delle governanti personali del senatore Giuseppe e della moglie Rosalia.
- Nella parte nord del palazzo, vi erano una grande sala da pranzo e altri salotti tra cui uno molto amato dalla famiglia e denominato “salotto di tramontana”; detto salotto, così chiamato perché essendo posto a nord, era molto fresco.
L’immobile ubicato dietro palazzo d’Alì e attualmente pure occupato da Uffici del Comune, era adibito al piano terra a scuderia per i cavalli e a rimessa di numerose carrozze, mentre al primo piano vi erano gli uffici dell’azienda vinicola d’Alì e Bordonaro. Palazzo d’Alì è stato per circa 70 anni un punto di riferimento per la città di Trapani; è stato il centro pulsante dell’imprenditoria e della politica cittadina, nonché sede di avvenimenti culturali o di eventi mondani. Numerosi sono stati i ricevimenti offerti dai d’Alì nel palazzo in occasione di avvenimenti politici o di altre ricorrenze familiari, quali matrimoni, battesimi, comunioni .
DESCRIZIONE E CARATTERI STILISTICI
La facciata presenta un primo ordine in bugnato liscio e un secondo formato da archi incassati, entrambi attraversati da lesene ioniche che delimitano le aperture. L’ingresso è caratterizzato da un monumentale portone centrale, cui corrisponde nella parte superiore un grande balcone sormontato dall’arma gentilizia di famiglia su cui è posta la corona di Barone. All’interno del palazzo vi è un grande e arioso cortile al quale si accede attraversando un imponente e maestoso archivolto; a sinistra di quest’ultimo si trova lo scalone che porta al piano nobile. Detto scalone è interamente in marmo di Carrara ed è contraddistinto tanto da pregevoli colonne dello stesso marmo, quanto da un’artistica ed elegante ringhiera in ferro battuto.
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Il vestibolo d’ingresso del primo piano e i saloni centrali che si affacciano su Piazza Vittorio Veneto presentano delle decorazioni in stile neoclassico realizzate da artisti fiorentini.
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All’interno del palazzo esistevano importanti arredi composti prevalentemente da pregevoli e antichi mobili, da quadri di famiglia e da numerose collezioni di ceramiche e di argenti (tra cui un Trapani d’argento uguale a quello posto ai piedi della Madonna di Trapani nel Santuario della SS. Annunziata), tutti oggetto di successivi lasciti in favore degli eredi del Senatore d’Alì.
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Oggi nel palazzo, degli arredi originali dell’epoca, rimangono soltanto il salotto bianco – dorato in stile Luigi XV posto nel salone azzurro e composto da consolle, divano, specchiere, mensole e sgabelli, i lampadari di murano, due grandi librerie con corona, un secretaire cassaforte con le iniziali, alcuni grandi dipinti raffiguranti dei paesaggi e un quadro di primi 800 con cornice dorata che ritrae Giovan Maria d’Alì senior, padre del senatore Giuseppe.
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